Il Messaggero

 

In una fabbrica le telecamere sorvegliavano i lavoratori. Nove attività sospese e multe per 40mila euro

CIVITANOVA – Bambini che giocano tra colle e sporcizia, in laboratori dove i nuovi schiavi, tutti cinesi, lavorano sorvegliati da telecamere e senza nessun rispetto di sicurezza ed igiene.

E’ quanto è emerso nell’ennesimo blitz del Nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro (Nil) della Direzione Territoriale del lavoro di Macerata congiuntamente agli Ispettori del Lavoro del Servizio ispezione lavoro (Sil) della stessa Dtl, a contrasto del lavoro sommerso.

Controllate 15 attività imprenditoriali: 8 laboratori cinesi (6 tomaifici e 2 borsettifici), un negozio di abbigliamento e uno di alimentari, i cui amministratori sono cinesi, 5 cantieri edili. Le attività sono situate a Porto Recanati, Pollenza, Morrovalle, Montecassiano, Civitanova e Montelupone. Nelle operazioni sono stati trovati intenti al lavoro 19 lavoratori in nero, 2 dei quali sprovvisti di permesso di soggiorno, su un totale di 44 lavoratori. Nove attività sono state sospese.

Il caso più grave a Civitanova. In una sette sette attività ispezionate è stato richiesto l’intervento dei servizi sociali del Comune perché nel laboratorio ispezionato c’erano due bambini, un maschietto di quasi un anno e una femminuccia di tre anni. Oltre le macchine per cucire le scarpe, c’erano diversi giocattoli per bimbi sul pavimento, un passeggino, degli stendini sui quali erano stesi gli indumenti dei piccoli, una lavatrice, un congelatore, un letto matrimoniale, ma anche barattoli della colla utilizzata nelle lavorazioni, il tutto in uno stato di carenza di igiene. I minori sono stati assistiti dai personale dei servizi sociali e portati in un luogo più idoneo alla loro età.

Dall’operazione derivano complessivamente sanzioni amministrative per 40.312 euro, di cui 13.500 euro già riscossi in esito alla sospensione. Inoltre, per le violazioni penali riscontrate, le aziende ispezionate saranno multate con 7.000 euro a titolo di ammenda.

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