I dati del Trans Murder Monitoring (Tmm) sui crimini dal 2008 al 2016. Solo quest’anno sono 5 le transessuali uccise in Italia, più del doppio dell’anno scorso. Particolarmente a rischio migranti e prostitute
di Elena Tebano
L’Italia ha il triste record in Europa di omicidi di persone transessuali e transgender: 30 negli ultimi otto anni secondo il rapporto mondiale 2016 sulle vittime di violenza transfobica, il Trans Murder Monitoring project (Tmm) del Consiglio Europeo Transgender (Tgeu) che sarà pubblicato domani in vista della Giornata in memoria delle persone trans del 20 novembre (il Trans Day of Remembrance) e che il Corriere ha potuto visionare in anteprima. Moltissime visto che si stima — anche se il dato non è ufficiale — che le persone transgender in Italia siano circa 50 mila. Il confronto con gli altri Paesi europei è sconsolante: nello stesso periodo sono stati 8 i transgender uccisi in Spagna, altrettanti in Gran Bretagna, 5 in Francia (le nazioni con il maggior numero di delitti in Europa dopo l’Italia). Tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo solo la Turchia ha un bilancio peggiore, con 43 morti. L’Italia, oltre che il più alto numero in termini assoluti in Europa, conta anche la più alta percentuale di omicidi rispetto alla popolazione. Sono dati comunque parziali, perché si basano sui casi monitorati dai ricercatori del Tgeu dall’estero a partire dalle notizie sui media: non esiste in Italia una banca dati nazionale sui crimini transfobici né un network di associazione non governative che li rilevino e secondo il Tmm è possibile che il numero effettivo sia anche più alto di quello registrato in Turchia… Leggi