La Repubblica

FRANCA SELVATICI

COMMISSARIARE la cooperativa agricola Il Forteto di Vicchio del Mugello. E’ la proposta contenuta nella relazione degli ispettori del Ministero per lo sviluppo economico, che dallo scorso aprile, su richiesta del Consiglio regionale toscano, hanno compiuto una revisione straordinaria nella cooperativa fondata nel 1978 e investita, nel dicembre 2011, dal ciclone dell’ inchiesta sul suo fondatore e «padre spirituale» Rodolfo Fiesoli. Nei suoi oltre 30 anni di vita, la cooperativa ha creato una importante realtà economica e ha accolto bambini, adolescentie persone disabili che venivano affidati ai soci dal Tribunale dei minori o dalle Asl. Rodolfo Fiesoli è accusato di aver abusato sessualmente di alcuni dei minori affidati alle sue cure e, insieme con altri 22 soci, di aver maltrattato e umiliato decine di loro. E’ uno scandalo tremendo che colpisce una realtà sostenuta da sempre da una parte del mondo cattolico e dalla sinistra. Il processo comincia il 4 ottobre. Nel corso dell’ inchiesta penale condotta dai pm Giuliano Giambartolomei e Ornella Galeottie di fronte alla commissione regionale di indagine presieduta dal consigliere Stefano Mugnai (Pdl) molti testimoni hanno denunciato non soltanto abusi sessuali, fisici e psicologici ma anche casi di sfruttamento sul lavoro: bambini e donne in gravidanza costretti a lavorare, mobbing, ferie negate, salari consegnati per due terzi alla cooperativa, contributi versati solo in parte, straordinari non riconosciuti né pagati, falsi periodi di sospensione con relativi assegni di disoccupazione versati sul conto della coop. In gennaio il consigliere regionale Giovanni Donzelli (Fratelli d’ Italia) chiese il commissariamento del Forteto. Al termine di una drammatica seduta di commissione, fra urla e abbandoni da parte di consiglieri Pd, fu raggiunto un compromesso e venne inoltrata la richiesta di una ispezione ministeriale. Quella che si è conclusa ora con la richiesta di commissariamento. Se da una parte Stefano Mugnai e Giovanni Donzelli si dichiarano soddisfatti, dall’ altra il consiglio di amministrazione del Forteto, presieduto da un socio storico ma non indagato, Stefano Morozzi, ha convocato d’ urgenza per il 23 agosto l’ assemblea straordinaria dei 64 soci lavoratori e dei 39 soci conferenti (per lo più allevatori), per esaminare la relazione degli ispettori e approntare le controdeduzioni. Secondo il Cda, la proposta di commissariamento è «sproporzionata e infondata a fronte di rilievi di entità marginale e di carattere amministrativo». «In gioco – scrive il presidente in una nota – c’ è il futuro di una importante realtà agroindustriale toscana, punto di riferimento per molte aziende agricole locali e regionali che dà direttamente lavoro a più di cento persone e un indotto di centinaia di soggetti». Di parere opposto l’ ex socio Sergio Pietracito, che oggi presiede la associazione delle vittime del Forteto di cui fanno parte anche alcuni soci che tuttora lavorano nella cooperativa. A Pietracito risulta che gli ispettori abbiano raccolto numerosi elementi in materia di violazione dei diritti dei lavoratori e che li abbiano trasmessi al Ministero del Lavoro e all’ Inps. A suo parere la proposta di commissariamento della cooperativa va nella giusta direzione, «per salvaguardare il lavoro e per evitare che gli imputati si facciano affondare con la nave».

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