Yulisa e Tamara: così sfruttavano le ragazze per accontentare 120 clienti al giorno

Il Secolo XIX

Savona – Bellissime. Tali da non passare inosservate non solo ai carabinieri-”civetta” che si fingevano clienti. C’era la fila di clienti in attesa del proprio turno davanti ai portoni e alle alcove del piacere in via Nizza e in via Ponchielli alle Fornaci, nei pressi dell’ufficio postale.

C’è chi si presentava alle otto del mattino, prima di andare a lavorare in ufficio. Prima di andare a timbrare il cartellino. Venti minuti la prestazione sessuale più veloce. Da 50 a 70 euro la tariffa base. Al sabato scale, ballatoi e marciapiedi erano intasati dai clienti di una decina di prostitute colombiane che arrivavano ad incassare circa 6 mila euro. Dal mattino alla sera. I carabinieri in borghese, appostati davanti ai portoni dei palazzi dove si consumavano incontri a luci rosse sono arrivati a censirne addirittura centoventi di clienti in una sola giornata . Dai numeri di targa delle auto parcheggiate nella zona, dai filmati e dalle agende recuperate alle donne, i carabinieri del nucleo investigativo hanno ricostruito il giro di clienti e soprattutto le responsabilità attribuite alle due sorelle colombiane arrestate con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione…leggi

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