Ragusa, caporalato e sfruttamento della manodopera, arrestati due imprenditori agricoli

La Sicilia

Il blitz della Polizia in una azienda: in manette due fratelli che pagavano immigrati 25 euro al giorno per otto ore al giorno Due imprenditori sono stati arrestati e un terzo è stato denunciato per sfruttamento della manodopera. L’inchiesta della Squadra Mobile di Ragusa ha applicato la nuova normativa sul caporalato e ha permesso di scoprire che c’erano 26 lavoratori, uomini e donne, cosretti a svolgere le mansioni di braccianti agricoli in condizioni degradanti lavorando per 8 ore al giorno per 25 euro senza ferie, e senza alcun diritto. I 19 richiedenti asilo, 5 romeni e 2 tunisini erano stipati in alcune case abusive site all’interno dell’azienda in condizioni da non permettere una vivibilità minima. In manette sono finiti Valentino Busacca 31 anni di Comiso e Angelo Busacca, 48 anni di Vittoria. Sono accusati in concorso di sfruttamento del lavoro previsto dalla nuova normativa sul caporalato. Reato aggravato dal numero di lavoratori reclutati e dall’aver esposto i lavoratori sfruttati a situazioni di grave pericolo per le condizioni di lavoro. Gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa, si sono appostati nei pressi dell’azienda agricola “Busacca” e già alle 5,30 hanno visto l’arrivo delle prima auto cariche di lavoratori. Alle 8,30 i poliziotti hanno circondato l’azienda e hanno avviato i controlli. In un terreno di 80 mila metri quadra operavano tre aziende agricole del settore coltivazione in serra di ortaggi. In una delle tre aziende c’erano 4 operai tutti regolarmente assunti anche se pagati solo se prestavano l’attività lavorativa e 25 euro al giorno, pur avendo firmato un contratto che prevedeva il pagamento di 63 euro e l’imprenditore è stato per questo denunciato. Leggi…

Menu