Si stima che in Italia ci siano tra le 75mila e le 120mila prostitute, per un fatturato da 90 milioni di euro al mese. Ecco quello che c’è da sapere sul mercato del sesso In Italia la prostituzione, vale a dire l’offrire prestazioni sessuali dietro pagamento, non è proibita. Nel nostro paese vige il cosiddetto modello abolizionista, come in gran parte dei paesi occidentali: la prostituzione non è vietata, sono puniti però tutti quei comportamenti collaterali ad essa come il favoreggiamento, l’induzione, il reclutamento, lo sfruttamento, la gestione di case chiuse, la prostituzione minorile, con l’obiettivo di scoraggiare la prostituzione senza proibirla direttamente. Ed è vietata anche la regolamentazione della prostituzione. Si stima che siano fra le 75mila e le 120mila le prostitute in Italia, e il 65 per cento di queste si prostituisce per strada. Il 37 per cento di loro è minorenne, anche se è difficile fare una stima certa, dal momento che le ragazze tendono a dichiarare un’età maggiore di quella che hanno realmente. I clienti si stimano in 9 milioni. Sono i dati dell’Associazione Giovanni XXIII, fondata da Don Oreste Benzi, prete in prima fila contro lo sfruttamento della prostituzione. La regolamentazione della prostituzione in Italia è vietata da una legge approvata dal parlamento italiano nel 1958, la legge n.75, più nota con il nome della sua creatrice, la senatrice socialista Lina Merlin. Si tratta della legge che sancì la chiusura delle “case chiuse”, le case di tolleranza, con l’intento di contrastare lo sfruttamento delle prostitute. Il dibattito sulla reintroduzione di una regolamentazione della prostituzione è attualmente vivo in Italia. Molte proposte di legge chiedono la legalizzazione della prostituzione, per permettere alle prostitute di iscriversi all’Inps, pagare le tasse e in contributi e in generale rendere più sicuro questo “mestiere” spesso esposto a rischi e pericoli. Molti sindaci hanno proposto l’introduzione di specifiche aree “di tolleranza”, dove consentire l’esercizio della prostituzione entro certi limiti. In Italia, come nel resto d’Europa, il fenomeno della prostituzione è strettamente legato a quello della tratta di esseri umani. Non è una scelta libera nella maggior parte dei casi, si tratta di vero e proprio sfruttamento. Oltre la metà delle prostitute che si trovano in Italia sono infatti straniere, e sono schiave sessuali, portate in Italia contro la loro volontà e “impiegate” nel mercato del sesso con l’inganno, a volte con la promessa di un lavoro o di una relazione sentimentale. Leggi…
QUANTE SONO LE PROSTITUTE IN ITALIA, DA DOVE VENGONO E CHI SONO I LORO CLIENTI
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