Amnesty International dice che gli operai stranieri impiegati nella costruzione degli stadi vivono ancora in condizioni di semi-schiavitù
Amnesty International, organizzazione non governativa che si occupa della difesa dei diritti umani in tutto il mondo, ha pubblicato un nuovo rapporto sulle condizioni degli operai impiegati per la costruzione degli impianti sportivi del Qatar che ospiteranno i Mondiali di calcio del 2022. Amnesty sostiene di aver identificato chiaramente maltrattamenti e abusi nei vari cantieri per i Mondiali e in altri siti di costruzione del “Qatar National Vision 2030″, l’ambizioso progetto che per il 2030 dovrebbe trasformare il paese “in una società avanzata in grado di raggiungere uno sviluppo sostenibile”. Nel rapporto, Amnesty sostiene che molti operai, quasi esclusivamente stranieri e provenienti dal sud-est asiatico, subiscono “trattamenti spaventosi” e sono costretti a vivere ammassati in pochi metri quadrati dentro strutture fatiscenti, percepiscono salari molto bassi e non hanno la possibilità di lasciare il paese perché i loro passaporti sono stati confiscati dai datori di lavoro: di fatto una condizione di semi-schiavitù. …leggi