Benevento, il femminicidio della lucciola nigeriana: sei colpi di pistola e poi gettata sui binari

Attualità

Corriere della Sera

Amina (nome di fantasia), 36 anni e mamma di un ragazzo di 13, ammazzata nella notte tra lunedì e martedì. Il cadavere buttato sulla massicciata, vicino la stazione. L’Oim: 8 nigeriane su 10 finiscono sulla strada. Più 300% dal 2014 al 2015

di Alessandro Fulloniciola» nigeriana uccisa

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L’uccisione di una «lucciola» nigeriana, lunedì notte. Una schiava del sesso, 36 anni, colpita con 6 colpi di pistola. Un femminicidio, l’ennesimo. E anche un risvolto drammatico del racket sulla migrazione che vede 8 donne su 10 sbarcate del Paese africano finire in strada, sfruttate nella tratta della prostituzione. Non è ancora chiaro come Amina (un nome di fantasia) fosse arrivata in Italia: il suo permesso di soggiorno era regolare. Si sa solo che ogni giorno la donna, che ha un figlio di 13 anni, alle 13 saliva sul treno che da Castelvolturno la portava a Benevento. Poi rincasava la mattina successiva, alle 7. Dopo averla uccisa – forse un cliente, forse dei conoscenti – l’hanno gettata poco lontano dalla massicciata della linea ferroviaria Valle Caudina a un tiro di schioppo dalla stazione. È stato il macchinista della linea ferroviaria Valle Caudina a scoprire il cadavere e ad avvisare la polizia, Il corpo seminudo presentava diverse ferite da arma da fuoco al torace, alle gambe e all’inguine. …link

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