«Aprimi la porta», la scommessa di vivere e di farcela a casa propria

Attualità

Il Corriere

ROMA – Girano di villaggio in villaggio, di casa in casa. Parlano, spiegano, si confrontano. Hanno anche
realizzato uno spot radiofonico, uno sketch, un dialogo tra amici in cui uno dei due cerca di convincere
l’altro a non partire, a non mettersi in viaggio, a sfruttare le diverse opportunità che ci sono anche nella sua
terra, in Senegal. Perché «Vivre et réussir chez moi!». «Vivere e farcela a casa mia» è possibile, come recita
lo slogan che gli operatori del Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS) ricordano ai giovani e ai
meno giovani che vivono nel Paese africano convinti che l’unico modo per migliorare la propria vita ed il
proprio futuro sia quello di migrare verso nuove terre, anche a rischio di perdere la vita durante il viaggio.
LA CAMPAGNA CONTRO LA TRATTA DI VIS
Perché troppo spesso i migranti si avventurano via mare o via terra senza conoscere i reali rischi a cui vanno
incontro. Morte, sfruttamento, tratta, oltre a condizioni di vita impossibili.
«Stop-Tratta», realizzata da VIS e Missioni Don Bosco, è la campagna nata con l’obiettivo di contrastare il
traffico di esseri umani attraverso la sensibilizzazione dei potenziali migranti sui rischi del viaggio verso
l’Europa, dalla detenzione alla morte, fornendo informazioni utili attraverso i social network e contenuti
nelle lingue locali per favorire una scelta consapevole. Leggi?

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