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Nelle cronache di (stra)ordinaria immigrazione sono gli indesiderabili da ricacciare da dove sono venuti, le persone sprovviste di quei requisiti minimi che permetterebbero di rientrare nella categoria dei richiedenti asilo. A telecamere spente sono le decine di migliaia di volti e braccia invisibili che tra agricoltura, edilizia ed altri settori divengono vittime di sfruttamento, abusi e violazioni dei diritti umani.
Secondo i dati del progetto Presidio della Caritas, dal primo luglio al 31 dicembre del 2014 erano all’incirca 1300 i migranti (economici, come vogliono le stringenti classificazioni europee) che vivevano condizioni lavorative di sostanziale semi-schiavitù….leggi