La Gazzetta del Mezzogiorno

Di Fabio Amendolara
POTENZA – Le hanno costrette a prostituirsi sulla Potenza-Melfi fino all’altro giorno. Le hanno obbligate a consegnare il guadagno e a pagare anche per loro l’affitto di casa. E la domenica le mandavano nella villa comunale di Santa Maria ad adescare vecchietti da spennare. Si facevano mantenere e ricambiavano con violenze e minacce. Ieri mattina i carabinieri sono intervenuti e hanno arrestato i due rumeni: Mihaita Moldoveanu, 33 anni, e Ionut Bogdan Gitan, 31 anni. A denunciarli è stato un anziano che si era innamorato di una delle prostitute e ha cercato di «liberarla».

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza Rossella Larocca ha disposto il loro arresto in carcere su richiesta del sostituto procuratore Anna Gloria Piccininni.

L’accusa: «Mediante la sistematica e illecita attività di protezione, controllo, accompagnamento e successivo recupero dai luoghi utilizzati per offrirsi ai clienti, favorivano e sfruttavano la prostituzione di due ragazze rumene al fine di procurarsi l’ingiusto profitto dalla riscossione dei compensi, che si facevano consegnare dalle prostitute». Gli investigatori – l’indagine è stata condotta dai carabinieri dell’aliquota di polizia giudiziaria di Potenza e coordinata dal colonnello Gianfilippo Simoniello – ritengono di aver accertato che «Alessio» – nome in codice usato da Moldoveanu – e «Giovanni» detto «Bollo» – nome usato da Gitan – dalla «base logistica» che avevano scelto nel centro storico di Potenza controllavano le attività delle prostitute.

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