L’uomo ha raccontato di essere un agente finanziario e mediatore creditizio e di aver aperto da qualche mese la ditta che doveva occuparsi di fornire prestiti ai clienti. Ma a causa dei suoi problemi economici aveva deciso di ricercare tramite alcuni siti internet delle massaggiatrici con cui si era accordato
Gli agenti del commissariato San Lorenzo e i carabinieri della stazione “Resuttana Colli”, hanno scoperto una casa di appuntamenti “travestita” da agenzia di mediazione finanziaria. Arrestato L. R. M., 31enne palermitano, ritenuto responsabile del reato di induzione, favoreggiamento e sfruttamento alla prostituzione. Agenti e militari hanno scoperto il luogo degli incontri in un piano seminterrato di via Belgio, ove era ubicata la sede di una società denominata “Multiservizi”. In realtà venivano praticati massaggi a sfondo sessuale.
Partendo da un numero telefonico cellulare, gli investigatori sono riusciti a scoprire su internet diversi annunci: su vari siti web erano state pubblicate fotografie di giovani donne, in abbigliamento intimo, intente a praticare massaggi a sfondo erotico. L’utenza telefonica era intestata a un uomo incensurato.
Durante le indagini gli investigatori hanno visto entrare all’interno della società “Multiservizi” alcuni uomini, che successivamente fermati ammettevano di essere stati all’interno della sede della ditta ove una donna aveva praticato loro un”body massage” per il quale avevano pagato 80 euro. A quel punto le forze dell’ordine hanno fatto ingresso nei locali della ditta denominata “Multiservizi”, dove trovavano un uomo che diceva di essere il titolare e due donne, condotti negli uffici di polizia.
L’uomo ha raccontato di essere un agente finanziario e mediatore creditizio e di aver apertoda qualche mese la ditta che doveva occuparsi di fornire prestiti ai clienti. Ma a causa dei suoi problemi economici, non sapendo come affrontare la grave situazione, aveva deciso di ricercare tramite alcuni siti internet delle massaggiatrici con cui si era accordato.
Alle due donne andava il 50 per cento del guadagno di ogni singola prestazione. A quel punto aveva inserito degli annunci su Internet mettendo come numero di riferimento il suo telefono cellulare. L’attività di massaggi si rivelava abbastanza redditizia, permettendo ai tre di guadagnare diversi migliaia di euro.
Dalla perquisizione effettuata venivano rinvenuti e sequestrati un pc, telefoni cellulari e documentazione cartacea utile per continuare le indagini, nonché la somma contante di 380,00 euro, presumibilmente provento dell’attività illecita.
L’uomo è stato tratto in arresto e e portato all’Ucciardone, mentre una delle due donne è indagata in stato di libertà per favoreggiamento. L’uomo è stato rilasciato dopo il processo per direttissima in cui è stato convalidato l’arresto: è sottoposto all’obbligo di firma.