Fa discutere l’appello di riaprire le case chiuse lanciato dal sindaco di Ciserano, il dem Enea Bagini, che da un lato raccoglie consensi tra i colleghi dei paesi colpiti dal fenomeno della prostituzione, dall’altro divide le donne-sindaco del suo partito. «Dobbiamo essere realisti — aveva detto Bagini parlando delle sanzioni ai clienti — la repressione non è efficace nel contrastare la prostituzione su strada, finisce solo per spostare il problema da un’altra parte. La politica deve avere coraggio e mettere mano all’unica misura efficace: la legalizzazione sul modello della Germania». Possibilista la collega di Cologno Chiara Drago, del Pd, eletta quest’anno: «Il divieto della prostituzione aveva sicuramente un valore importante quando fu approvato – spiega -. Ora però non ci aiuta nell’affrontare la questione nella maniera migliore. Di fondo non sono proibizionista su niente, soprattutto quando c’è un problema concreto da affrontare». Ma non la vede così il sindaco di Enea Bagini Dalmine Lorella Alessio. Leggi…
Case chiuse, la proposta di Bagini divide le donne-sindaco del Pd
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