di Nicoletta Gigli
TERNI – Il viavai di clienti ha insospettito gli uomini della mobile. Che hanno deciso di approfondire quale fosse la reale attività di quel locale di Borgo Bovio che i proprietari pubblicizzavano come centro benessere. E che era sempre pieno di clienti.
Il blitz dei poliziotti della seconda sezione e dell’ufficio immigrazione non ha lasciato spazio a dubbi. In quel locale di via Tre Venezie, ad accogliere i clienti, c’erano alcune prostitute cinesi. Che incassavano da cinquanta euro in su per le prestazioni “condite” con oli orientali e sapienti massaggi.
La polizia ha messo i sigilli al centro benessere, e denunciato i titolari per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Si tratta di una coppia di coniugi cinesi, trovati nel locale insieme ai due figli.
Tre le donne, tutte cinesi, che lavoravano nel locale. Costrette, secondo gli accertamenti della mobile, a prostituirsi lasciando buona parte dell’incasso ai gestori del finto centro benessere.
Le indagini hanno accertato che la coppia cinese, un anno fa, aveva aperto un’identica attività a Cesena, ma la polizia aveva scoperto tutto ed aveva chiuso il locale.
In questura sono sfilati, in qualità di testimoni, una decina di clienti ternani. Che hanno raccontato nei dettagli le prestazioni che venivano offerte dalle donne con gli occhi a mandorla in cambio di denaro.