ROMA – Sfruttamento, lavoro irregolare, tratta degli esseri umani, schiavitù. E’ il duro destino a cui troppo spesso vanno incontro i migranti che vivono nel nostro Paese. In Italia risiedono stabilmente oltre 5 milioni di persone di cittadinanza non italiana. Numeri, però, destinati ad aumentare se si tengono conto anche li immigrati irregolari che, sulla base delle stime più attendibili aggiornate ed elaborate dalla Fondazione ISMU nel suo Rapporto annuale sulle Migrazioni, ammonterebbero a circa 435 mila. A livello occupazionale i migranti sono impiegati, così come gli italiani, prevalentemente nel settore dei servizi collettivi e personali (29,8%), nell’industria (18,4%), nel settore alberghiero e della ristorazione (10,9%), nelle costruzioni (9,6%) e nel commercio (8,3%). Nell’insieme di questi settori è impiegato il 77% degli immigrati. Leggi…
Inclusione lavorativa e contrasto della tratta, il nuovo bando per il Sud
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