Giovani romene costrette a prostituirsi Dodici arresti: spacciavano anche droga

Corriere della Sera

Sgominata una banda che truffava 20 e 30enni Promesse di lavoro, poi la minaccia e il sesso

BARLETTA – Dall’est Europa, in particolare dalla Romania, facevano arrivare droga e donne da avviare alla prostituzione, prevalentemente in Puglia. Lo ha scoperto la guardia di finanza che fra Barletta, Andria, Trani, Molfetta e il potentino ha eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare emesse su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Bari nei confronti di un gruppo criminale italo-romeno i cui componenti sono accusati di avere ridotto in schiavitù molte donne per avviarle alla prostituzione e spacciato sostanze stupefacenti.
Delle 12 ordinanze restrittive, otto – a quanto successivamente precisato dagli investigatori – sono in corso di esecuzione in Romania con un mandato di cattura europeo mentre tre delle altre quattro sono state eseguite stamani, una delle quali a Potenza nei confronti di Teodor Razvan Nagat, di 34 anni, e due a Bisceglie. La dodicesima persona è latitante. Altre 16 persone sono indagate a piede
libero.
Le donne, fra i 20 e i 30 anni, venivano ingannate e motivate a lasciare la Romania dopo la promessa di un lavoro in Italia ma al loro arrivo venivano private di documenti e telefonini e costrette a prostituirsi. Per soggiogarle ancor di più c’erano le minacce di ritorsioni nei confronti dei loro congiunti rimasti a casa e l’«obbligo» di vendere sostanze stupefacenti. La prostituzione veniva esercitata lungo la strada provinciale 231 che collega Terlizzi a Molfetta e alla periferia di Bisceglie. IUl meccanismo è stato scoperto grazie alla denuncia di due prostitute, da tempo in Italia, e si sono avvalse di intercettazioni ambientali.

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