Scoperti dai carabinieri tre genitori campani. Quattro minori, tra i 9 e i 13 anni, affidati a una casa famiglia
NAPOLI – Quante volte, davanti all’ingresso di una chiesa, capita di vedere un bambino che chiede l’elemosina. Succede anche al Santuario di Pompei, dove alcuni genitori imponevano ai loro figli di raccogliere elemosina all’esterno della basilica. Per questo motivo, tre persone sono state denunciati dai carabinieri e quattro minori affidati a una casa famiglia.
LA DENUNCIA – I carabinieri della stazione di Pompei, con la collaborazione del personale dei servizi sociali del Comune, hanno infatti nei giorni scorsi eseguito un servizio di controllo per contrastare il fenomeno dell’impiego dei minori nell’accattonaggio, denunciando in stato di libertà una 36enne e una 46enne, entrambe residenti a Pompei, e un 43enne di Scafati (Salerno), tutti già noti alle forze dell’ordine. I militari dell’Arma, nei pressi del santuario, grazie a un servizio di osservazione, hanno sorpreso i tre nei pressi del santuario mentre imponevano ai loro 4 figli minori (di età compresa tra i 9 e i 13 anni) di chiedere l’elemosina ai fedeli che entravano e uscivano dalla chiesa.
IL METODO – Sempre secondo quanto appurato dai carabinieri, il ricavato di volta in volta veniva consegnato ai genitori che sostavano in una posizione defilata, senza però mai perderli di vista. I ragazzini, su disposizione del tribunale dei minorenni di Napoli, sono stati tutti identificati e affidati a una casa famiglia.