Aveva 50 anni ed è stata trovata già senza vita. Adesso controlli sui turni e
sulle condizioni di lavoro.
Un capannone-dormitorio con decine di operai stipati nello spazio di pochi metri, in precarie
condizioni igieniche e di sicurezza. E una donna chiusa in bagno, col capo reclinato e gli occhi
sbarrati. Indagini sono state avviate dai carabinieri di Prato, coordinati dalla Procura, sulla fine di
una cittadina cinese di 50 anni, irregolare in Italia, trovata morta ieri mattina in un maglificio gestito
da un connazionale a Carmignano (Prato). Una morte legata a cause naturali, secondo il medico
legale, ma avvenuta in un contesto (dormitori, abusi edilizi, norme sulla sicurezza non rispettate)
tale da imporre accertamenti e verifiche a tappeto. Si lavora, in particolare, per chiarire se la donna
fosse costretta a turni massacranti o comunque incompatibili con le sue condizioni di salute. Leggi…
Prato, operaia cinese muore nel capannone: inchiesta sulla fabbrica dormitorio
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