La Repubblica

FRANCO VANNI

IL GARAGEa metà della via abbassa la serranda giàa mezzanotte, un’ ora prima della chiusura. «Tenere aperto dopo una certa ora non è più sicuro», tagliano corto in guardiola. «A nostra figlia di 17 anni imponiamo di tornarea casa in taxi- racconta una residente al numero 13 della via – io e mio marito scendiamo ad aprirle il portone. Non è paranoia: fino a un anno fa abitavamo in viale Monza ed eravamo più tranquilli». Anche il ristorante The Small, all’ angolo con piazza Argentina, da tempo segnala la situazione «completamente fuori controllo» già dopo le 22. A imporre il coprifuoco a un’ intera strada, via Paganini,è il racket della prostituzione. In centodieci metri le prostitute arrivano a essere anche venti contemporaneamente. Cinesi per lo più, ma non solo. Alcune compaiono già la mattina e a metà pomeriggio non di rado sono già una decina. In pratica, il mercato del sesso a pagamento in via Paganini si ferma solo dalle 6 alle 10 del mattino. «Per strada sono sudamericane, ragazze dell’ Europa orientale, giovani caraibiche e italiane – racconta un ufficiale della polizia locale che lavora in zona – . Gli sfruttatori, almeno quelli che siamo riusciti a individuare, sono per lo più bulgari, rumenie italiani. Immaginiamo ci siano anche cinesi, ma non si fanno vedere. Le prostitute cinesi sono infatti ordinate in modo gerarchico e sono le stesse donne più anziane a controllare le più giovani». L’ ultimo episodio, quello che ha convinto i residenti a rivolgersi alle forze dell’ ordine per chiedere «interventi seri e definitivi» è accaduto nella notte fra lunedì e martedì scorsi. «Intorno all’ una di notte abbiamo sentito diverse ragazze urlare – racconta un uomo che dalla finestra ha assistito alla scena – poi alle grida si sono aggiunte le voci di alcuni, rumore di colpi di mazza, sgommate di auto. Poi altre urla, lancinanti». La rissa fra sfruttatori è terminata con due accoltellati, diversi contusi e un fuggi fuggi generale prima dell’ arrivo delle volanti. Nella notte fra mercoledì e ieri, intorno alle 2, altro episodio: una donna trascinata per i capelli dal suo aguzzino, l’ intervento di un automobilista di passaggio, la fuga dell’ aggressore a piedi verso corso Buenos Aires. Fabiola Minoletti, presidente del comitato di cittadini Abruzzi Piccinni, attacca: «Nonostante le nostre segnalazioni a Comune e forze dell’ ordine, la presenza di prostitute nella via non fa che aumentare. L’ aspetto più preoccupante, oltre all’ evidente condizione di sfruttamento delle ragazze, è proprio la crescente violenza di chi gestisce il racket, che terrorizza i residenti». Secondo le informazioni in possesso della polizia locale, molte delle prostitute in strada in via Paganini sono le stesse che decine di volte sono state allontanate da viale Abruzzi, via Sansovino e via Vela. «Non c’ è una ragione razionale per cui ora si concentrano in via Paganini – spiega l’ ufficiale della polizia locale – . La concentrazione è tale da pensare che gli sfruttatori stiano sperimentando proprio lì una sorta di “via del sesso” per attrarre in poche decine di metri il massimo numero di clienti».

 

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