Picchiata, sequestrata in casa per giorni e costretta da tre mesi a prostituirsi dall’uomo che le aveva promesso
un permesso di soggiorno, che l’aveva illusa di poterle dare un futuro in Italia. Mary (il nome è di fantasia,
ndr) lunedì mattina era talmente disperata da rischiare la vita pur di sfuggire a Charles Omo, il suo aguzzino
conosciuto quest’estate. Pur di mettere fine a quell’incubo la donna si è lanciata da un balcone del secondo
piano di una palazzina dell’Albergheria, rimanendo gravemente ferita. La giovane nigeriana per settimane
aveva provato invano a ribellarsi al connazionale di 36 anni, fermato martedì alle 3 di notte dai carabinieri
con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona, minacce aggravate
e lesioni. Aveva provato a scappare, ma il tentativo si era concluso con un sequestro in casa che durava dal
10 ottobre. La donna aveva capito che quel permesso di soggiorno, promesso grazie all’aiuto di un ipotetico
amico avvocato, non sarebbe mai arrivato. Leggi…
Si è buttata dal balcone per sfuggire all’aguzzino Non voleva prostituirsi
Categorie
Ultimi articoli
- Convegno “Siamo sicuri? Procedure accelerate e vittime di tratta” – Ancona, 18 dicembre 2024
- Incontro “LA TERRE PROMISE – Conversations sur la traite des femmes ivoriennes et francophones en France” – Martedì, 03 dicembre 2024
- Convegno “La tratta di esseri umani e il grave sfruttamento lavorativo nell’ambito della protezione internazionale” – Venezia, 06 dicembre 2024
- Progetto Fuori Tratta – 18 ottobre Benevento
Tag
12
accattonaggio
agricoltura
Campania
caporalato
carabinieri
centro massaggi
cinesi
Convegno
Corriere della Sera
Emilia Romagna
Giornata europea
Giurisprudenza nazionale
Il Mattino
Il Messaggero
indoor
La Repubblica
La Stampa
Lazio
Lombardia
minore
minori
Nigeria
Normativa Paesi UE
Normativa Regionale
Piemonte
polizia
Prevenzione
prostituzione
Puglia
rapporto
Repressione
Roma
schiavitù
sensibilizzazione
sentenza
sfruttamento
sfruttamento lavorativo.
sfruttamento sessuale
Sicilia
Toscana
tratta
tratta esseri umani
Tutela
Veneto