Picchiata, sequestrata in casa per giorni e costretta da tre mesi a prostituirsi dall’uomo che le aveva promesso
un permesso di soggiorno, che l’aveva illusa di poterle dare un futuro in Italia. Mary (il nome è di fantasia,
ndr) lunedì mattina era talmente disperata da rischiare la vita pur di sfuggire a Charles Omo, il suo aguzzino
conosciuto quest’estate. Pur di mettere fine a quell’incubo la donna si è lanciata da un balcone del secondo
piano di una palazzina dell’Albergheria, rimanendo gravemente ferita. La giovane nigeriana per settimane
aveva provato invano a ribellarsi al connazionale di 36 anni, fermato martedì alle 3 di notte dai carabinieri
con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona, minacce aggravate
e lesioni. Aveva provato a scappare, ma il tentativo si era concluso con un sequestro in casa che durava dal
10 ottobre. La donna aveva capito che quel permesso di soggiorno, promesso grazie all’aiuto di un ipotetico
amico avvocato, non sarebbe mai arrivato. Leggi…
Si è buttata dal balcone per sfuggire all’aguzzino Non voleva prostituirsi
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