Repubblica

Le indagini si stanno concentrando sulla lista di clienti delle giovani e sulla possibilità che possano aver ceduto droga alla 15enne. Alcune persone risultano indagate, forse complici del sedicente manager di modelle Carlo Guidotti, l’unico finora ad essere arrestato

Ci sarebbe anche un giro di droga, dietro il nuovo caso prostituzione emerso due giorni fa a Roma quando un falso manager di modelle è stato arrestato perché avrebbe costretto alcune ragazze – tra cui almeno una studentessa minorenne di 15 anni – a prostituirsi in cambio della promessa, fasulla, di entrare nel mondo della moda o dello spettacolo.

In particolare gli investigatori si stanno concentrando sulla lista di clienti delle giovani all’interno della quale figurano anche liberi professionisti, commercianti e persone facoltose, e sulla possibilità che questi ultimi possano aver ceduto cocaina alla ragazzina e ad altre prostitute. Esattamente come era accaduto per il caso delle baby-squillo dei Parioli scoperto alla fine dell’ottobre scorso.

Nell’ambito dell’inchiesta alcune persone risultano indagate, forse complici dell’unica persona arrestata finora: Carlo Guidotti, il sedicente manager di modelle, 55enne, finito in manette proprio dopo la testimonianza della ragazzina di fronte agli agenti della Mobile e ad una psicologa. Un racconto, tra le lacrime, che però ha permesso di incastrare l’uomo pronto a promettere di spalancare le porte del successo alle ragazze per poi farle prostituire. Le parole della ragazzina sono diventate, settimane fa, elementi di prova per dare il via all’inchiesta e portare all’arresto di Guidotti. Ma gli inquirenti non escludono di dover riascoltare la giovane studentessa, magari sotto forma di incidente probatorio, un meccanismo che permette l’anticipazione della formazione della prova nella fase delle indagini preliminari.

L’interrogatorio di garanzia di Guidotti si svolgerà invece probabilmente mercoledì prossimo. Gli inquirenti stanno ora valutando le posizioni di alcuni degli indagati per capire se tra loro possa esserci qualcuno complice dell’attività di Guidotti. Qualcuno, in sostanza, connivente o che ha favorito lo sfruttamento delle ragazze finite nel giro di prostituzione.

Il primo contatto della ragazzina e delle altre baby prostitute con i clienti era il sito ‘Bakecaincontri.it’, lo stesso utilizzato dalle due ragazze dei Parioli. La promessa erano book fotografici da consegnare a “gente che conta” per riuscire a sfondare nel mondo dello spettacolo. Ma alla fine erano le ragazze che venivano accompagnate a casa dei clienti, che pagavano per il sesso. Si tratta di uomini facoltosi, tra cui liberi professionisti, dirigenti di aziende e commercianti che abitano in diversi quartieri bene della Capitale.

 

Menu