ASCA) – Roma, 3 apr 2014 – L’Unione europea ed i leader africani riuniti a Bruxelles per provare a fermare le tragedie dei migranti, attraverso misure congiunte per rompere il traffico di esseri umani dalla sponda sud a quella nord del mar Mediterraneo. Un summit, quello di Bruxelles, capace di riunire 80 esponenti di spicco dei due continenti, per discutere di sicurezza, business e cambio climatico, con dialoghi in parallelo sulle violenze nella Repubblica centroafricana. Con negli occhi le tragiche immagini dei migranti che provan a saltare la rete di recinzione dell’enclave spagnola di Ceuta, o degli sbarchi a Lampedusa, i delegati del vertice Ue-Africa hanno redatto un dettagliato piano per lo sviluppo dell’immigrazione legale e la dissuasione per i migranti africani dal commettere atti illegali nel tentativo di raggiungere l’Europa.
“Se ci concentriamo nello sviluppo delle capacita’ delle nostre genti, investendo su di loro, non ci sara’ bisogno di approdare a Lampedusa”, ha detto Nkosazana Dlamini-Zuma, a capo dell’African Union Commission. Anzi, gli africani “arriverebbero attraverso porti ed aeroporti e sarebbero i benvenuti”. Nel piano, il primo di questo tipo, Unione europea e Stati africani mettono a fattor comune le risorse per “normalizzare” le migrazioni, con un focus su informazione ed educazione abbinate ad una strenua lotta ai trafficanti e ad un rigido controllo dei confini. In una dichiarazione comune Unione europea e Unione africana indicano la volonta’ di “aumentare gli sforzi nella lotta al traffico degli esseri umani e nel combattere l’immigrazione illegale”. Un analogo tentativo di accordo tra Europa ed Africa falli’ nel vertice del 2010, svoltosi in Libia. Per questo il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha parlato di “una dichiarazione molto importante che rompe un muro”. (fonte AFP).
Questa è una notizia dell’agenzia Asca.