La Repubblica

 

DARIO DEL PORTO

 

I parenti ai quali era stata affidata l’ avevano messa sulla strada, obbligandola a chiedere l’ elemosina. E sulla strada, nei pressi di un supermercato, Marika era stata adescata da un pensionato che l’ aveva venduta a un amico, al quale aveva offerto prestazioni sessuali in cambio di 5 o 10 euro, la stessa somma che la bambina era costretta a portare ogni giorno a casa come guadagno minimo di una giornata trascorsa a mendicare. Una storia di abusi e disperazione, interrotta solo quando i carabinieri di Monte di Procida hanno raccolto le segnalazioni di alcuni cittadini che avevano notato quel viavai sospetto di adulti con una bimba. Oggi Marika, rumena di etnia rom, ha 12 anni e non sta più sulla strada. È stata affidata dal giudice a una casa famiglia dove può provare a costruirsi, con l’ aiuto di psicologi e assistenti sociali, un futuro diverso, lontano dagli incubi e dai mostri del suo recente passato. L’ indagine, condotta dal pm Maria Laura Laila Morra, del pool Fasce deboli coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Greco, ha portato all’ arresto dei due pensionati accusati di aver abusato della bambina. Entrambi sono agli arresti domiciliari per ordine del giudice Tullio Morello, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero. I due indagati si difendono. Ma nel corso dell’ incidente probatorio che si è tenuti alcuni giorni or sono a Palazzo di Giustizia, Marika ha confermato tutte le accuse. L’ interrogatorio si è svolto con il sistema dell’ audizione protetta, alla presenza di una psicologa.

Un racconto dettagliato, drammatico. Ricco di particolari e in questa fase ritenuto attendibile dal giudice. Nonostante tutto, la bambina è apparsa serena mentre ricostruiva ai magistrati le umiliazioni subite. Gli investigatori hanno fatto il resto, provando a mettere insieme, non senza difficoltà, tutti i tasselli di una vita ancora breve eppure già terribilmente travagliata. Marika è arrivata a Napoli in tenera età, proveniente dalla Romania come tanti connazionali di etnia rom. I documenti non indicano luogo di nascita, solo la data. Da un pezzo i genitori non stanno più con lei. La madre è morta, il padre è tornato nel suo paese d’ origine perché malato. La piccola è stata affidata ad alcuni parenti, fra i quali anche fratellie sorelle, ed avviata all’ attività di accattonaggio. Doveva chiedere l’ elemosina nei pressi di un supermercato della zona flegrea e portare a casa almeno quindici euro al giorno. Qui sarebbe stata adescata da uno dei due uomini, di 63 anni. Davanti alla promessa di ricevere 5 o 10 euro, Marika ha accettato di seguirlo in un campo di bocce dove un altro pensionato, di 70 anni, avrebbe compiuto atti sessuali con la bambina nascondendosi in un baraccone della struttura.I carabinieri di Monte di Procida, coordinati dalla Procura, hanno approfondito le segnalazioni di alcuni cittadini e hanno individuato i presunti responsabili delle violenze ai danni della dodicenne rumena. Gli indagati, interrogati dal giudice alla presenza del loro difensore di fiducia, hanno negato ogni cosa, sostenendo anzi di aver fatto di tutto per evitare quella giovanissima mendicante. Nei successivi passaggi del procedimento, entrambi potranno ulteriormente replicare alle contestazioni fornendo la propria versione dei fatti. La Procura, che lavora per riscontrare quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri, sta valutando l’ ipotesi di disporre il giudizio immediato, senza cioè passare per il filtro dell’ udienza preliminare, affidando così i fatti al vaglio del dibattimento. Marika intanto cresce nella casa famiglia alla quale è stata affidata dopo l’ inizio dell’ inchiesta. Adesso forse può immaginare un futuro diverso, nella speranza che possa accantonare prima possibile il ricordo degli abusi e delle sofferenze. Resta però, e deve far riflettere, il dato dei tanti minorenni rom che chiedono l’ elemosina nelle strade di Napoli e della provincia. Numerosi, spesso in tenera età. Eppure quasi sempre trattati come invisibili. Quanti di loro hanno subito o rischiano di subire quel che è capitato a Marika?

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