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Le bande dei nigeriani nella Capitale: spietate nel ridurre le donne in schiavitù

«Faremo sentire a questa città che siano tornati…faremo capire alla città di Roma chi siamo». Sono chiare le mire delle bande nigeriane sulla città eterna. Intenzioni che si manifestavano visibilmente lungo le strade della capitale dove gli «Eye» e gli «Aye» si contendevano a colpi di macete il traffico di esseri umani, quello delle sostanze stupefacenti e il racket della prostituzione. Dai riti voodoo ai passaporti falsi, dalle agenzie di Money Transfer ai funzionari corrotti negli aeroporti, le bande erano ben radicate. Sono 47 le richieste di rinvio a giudizio formulate dalla procura di Roma nei confronti della supposta mafia nigeriana. L’accusa sostiene «l’esistenza ed operatività sul territorio nazionale, ed in particolare nella città di Roma, di una ramificata struttura criminale transnazionale, di matrice nigeriana operante con metodologia mafiosa, dedita alla tratta di persone, al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, all’induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, nonché al traffico internazionale di sostanze stupefacenti ed al riciclaggio dei proventi di tali attività illecite»….leggi

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