L’inferno delle bimbe nigeriane in Basilicata una è sparita

Attualità

La Gazzetta del Mezzogiorno

I burattinai del traffico sarebbero entrati in azione in Puglia e, almeno in un paio di casi, anche in Basilicata. Le prime sono state messe in salvo, mentre le seconde sarebbero state lasciate nelle mani dei loro aguzzini

di Marisa Ingrosso

BARI – I burattinai del traffico di bambine nigeriane sarebbero entrati in azione in Puglia e, almeno in un paio di casi, anche in Basilicata. Con la differenza che – stando alla testimonianze raccolte – le prime sono state fortunate, sono state messe in salvo, mentre le seconde sarebbero state lasciate nelle mani dei loro aguzzini e trascinate via, avviate alla prostituzione. Probabilmente in Campania, nella zona di Castel Volturno, nel Casertano di Gomorra, dei Casalesi.

il caso lucano Pietro Simonetti presiede la Task force immigrazione regionale della Basilicata. È contento dei risultati ottenuti sul territorio (si veda altro articolo in questa pagina; ndr), del livello di integrazione dei migranti minorenni, della cooperazione con le autorità e gli operatori. Ma c’è una cosa che lo tormenta: in almeno un caso, forse due, il «sistema ha fallito». E così, a domanda diretta, trova la forza e le parole per denunciare. «Da noi, in Basilicata – racconta – non c’è la sensazione che ci sia tratta di migranti minori. Da noi c’è generalmente una situazione di maggiore controllo. E i richedenti asilo minori sono accolti molto bene, si integrano. Però mi risultano anche un paio di casi di ragazze nigeriane in cui forse anche i viaggi sono stati finalizzati per farle arrivare qui e poi…» …leggi

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