di Monica Andolfatto
Nel 2012 sono state 197 le sanzioni ad automobilisti e pedoni:
un’entrata da 68.950 euro, dei quali 64.766 già riscossi
VENEZIA – La lettura dei numeri restituisce una fotografia tutto sommato confortante: il fenomeno c’è, esiste e resiste, ma è sempre sotto controllo su una situazione stazionaria. Insomma né emergenza, né assenza. E per una città come Mestre registrare su strada un numero medio trenta prostitute, con picco massimo di 43 fra luglio e agosto, divise praticamente a metà fra via Fratelli Bandiera e Terraglio, è già di per sé un record. Positivo.
Ne sono convinti quanti sono impegnati pressoché quotidianamente sul fronte del contrasto del sesso a pagamento outdoor. In primis il comandante della polizia municipale, Luciano Marini e il commissario capo Gianni Franzoi, a capo del servizio sicurezza urbana, individuando nella sanzione al cliente – fissata nell’apposita ordinanza comunale – il deterrente più efficace nel limitare e regolare l’attività delle lucciole su marciapiede.
«A funzionare in particolare – spiega lo stesso Franzoi – è il “rischio” che il verbale di contestazione venga recapitato a domicilio creando non pochi problemi familiari. Così si ottiene un doppio vantaggio, quello cioè di una riscossione immediata delle 350 euro di sanzione. Soldi cash che entrano nelle casse del Comune e che coprono largamente i costi dei servizi posti in atto».
Nel 2012 sono state 197 le multe ad automobilisti e qualche pedone sorpresi all’atto di contrattare la prestazione, consentendo un’entrata extra di 68.950 euro, di cui 64.766 già riscossi. Sono state 91 le pattuglie messe in campo sui due fronti hard della città: 48 in orario serale, 41 in orario notturno e due in orario pomeridiano. Fra i multati (184 gli identificati) non mancano anche i recidivi, ovvero i frequentatori abituali: sul Terraglio sono stati 172 i trasgressori pizzicati, appena 25 in zona Marghera, 83% italiani, 15% extra Ue e 2% comunitari. La loro età abbraccia una fascia che va dai 21 agli 88 anni (punta massima e caso unico): con una media di 48 anni per chi bazzica Marghera e di 40 per chi preferisce la strada fra Mestre e Mogliano, trend in linea con quanto rilevato nell’anno precedente.
E che si riflette anche nell’analisi anagrafica delle ragazze che si offrono: più giovani sul Terraglio (età media 22 anni), di cinque anni più grandi su via Fratelli Bandiera dove predominano le bulgare, seguite a ruota dalle ungheresi, queste ultime regine incontrastate del Terraglio. Le più “vecchie” sono le italiane (48 anni), i trans peruviani (36) e le nigeriane (27).