VICENZA «Lavoro sia di giorno che di notte», «non potevo uscire dal negozio mai, mangiavo e dormivo lì dentro su un divano», «non avevo diritto di parlare con nessuno, mi dicevano che dovevo fare solo il mio lavoro e che se avessi provato ad uscire la polizia mi avrebbe catturato perché ero senza documenti e io avevo paura. E così per un anno e cinque mesi». Risale al 28 luglio 2016 la denuncia presentata in questura da Rahul Sahni, 24enne indiano arrivato a fine 2014 a Vicenza per lavorare alle dipendenze di Sharma group, di imprenditori connazionali attivi nel settore di pietre preziose e gioielli, immobili e viaggi. Gli stessi che a dicembre hanno invitato ad un matrimonio in India l’assessore comunale alla Sicurezza Dario Rotondi e la consigliera regionale Pd Alessandra Moretti. Suscitando polemiche. Leggi…
Denunciata per schiavitù l’azienda che invitò Alessandra Moretti in India
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