Corriere della Sera

Luca Pernice

La vittima, 23 anni, dopo mesi di soprusi ha denunciato
Si erano incontrate a Milano. Indagini dei carabinieri

 

FOGGIA – Costretta a prostituirsi e a consegnare quanto guadagnava ad una connazionale. E’ la storia di una ragazza romena di 23 anni che, dopo mesi di soprusi e costrizioni, si è confidata con carabinieri di Foggia che hanno arrestato chi la sfruttava. In manette è finita Liliana Mamileanu, romena di 33 anni, accusata di sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù. Secondo quanto raccontato dalla vittima, che si prostituiva nei pressi del cimitero di Foggia, le due donne si erano incontrate a Milano: l’arrestata l’ha convinta a venire nel capoluogo dauno, prospettandole facili guadagni con la prostituzione. Una volta però a Foggia Mamileanu le ha sottratto il documento di identità costringendola a prostituirsi e a consegnare tutto quanto guadagnava.

L’ indagata, inoltre, la controllava sul «luogo di lavoro» più volte, verificando anche i suoi incassi. Una volta la ragazza è riuscita a scappare, portandosi via il documento di identità. E’ stata però raggiunta dall’arrestata che le ha nuovamente tolto i documenti di riconoscimento. Così per lei è ricominciato il calvario, terminato solo qualche giorno fa quando i carabinieri l’hanno trovata in stato di agitazione e in lacrime. Ora è stata affidata ad una casa famiglia fuori provincia.

 

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