Dalla sartoria al catering: così le ex vittime della tratta aiutano le giovanissime

Attualità

Redattore sociale

L’associazione di volontariato “Donne di Benin City Palermo” si sperimenta puntando questa volta al settore
del catering con l’aiuto dell’organizzazione umanitaria Help Refugees. Si tratta di ex vittime della tratta che,
dopo avere completato il loro percorso di fuoriuscita dalla schiavitù, hanno deciso di aiutare le ragazze
PALERMO – Le donne dell’associazione di volontariato “Donne di Benin City Palermo” si sperimentano
puntando questa volta al settore del catering con l’aiuto dell’organizzazione umanitaria Help Refugees con
cui è nata una collaborazione all’inizio di quest’anno. Alcune di loro sono ex vittime della tratta che, nel
2015 dopo avere completato il loro percorso di fuoriuscita dalla schiavitù, hanno deciso di fondare
un’associazione che potesse aiutare altre giovanissime ragazze attraverso un gruppo di auto-mutuo-aiuto.
L’associazione di Palermo lavora in rete nazionale con “La ragazza di Benin City ” di Isoke Aikpitanyi. Da
gennaio di quest’anno ad oggi, 8 sono state le minorenni aiutate che oggi si trovano in alcune case di
accoglienza. “Per aiutare queste ragazze – spiega Osas la presidente dell’associazione – abbiamo bisogno di
essere aiutate a nostra volta. Occorre quindi avere le condizioni economiche soprattutto che ci permettano di
supportare queste nostre sorelle. Da quando siamo nate come gruppo ci siamo sperimentate in molte piccole
attività di autofinanziamento come le produzioni di sartoria, le fiere solidali. Adesso stiamo provando
un’altra strada che ci piace molto che è quella della cucina tradizionale”. Leggi…

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