Tratta di esseri umani: minori e vulnerabili in crescita, l’Onu chiede più impegno

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Onu Italia

ROMA, 30 LUGLIO – ‘Contro la tratta di esseri umani e per costruire un futuro in cui questo crimine non esista’: è lo slogan con il quale il mondo celebra ogni 30 luglio la Giornata internazionale istituita dall’Onu per combattere questo odioso reato, questo ”vergognoso crimine” come l’ha definito due giorni fa Papa Francesco.

La tratta di esseri umani è un crimine odioso che è alimentato da conflitti, disuguaglianze e instabilità. I trafficanti di esseri umani si approfittano delle speranze e della disperazione delle persone, abusando della loro vulnerabilità e derubandoli dei loro diritti fondamentali”, scrive il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, nel messaggio in occasione della Giornata mondiale. Nel testo si segnala che “giovani, migranti e rifugiati sono in particolare suscettibili di abusi”, e ”donne e ragazze rappresentano un bersaglio costante”. ”Lo sfruttamento sessuale di cui sono vittime, include prostituzione involontaria, matrimoni forzati e schiavitù sessuale – incalza Guterres – Il traffico di organi umani ci lascia inoltre sgomenti”. Le Nazioni Unite sono impegnate a promuovere ”azioni che assicurino i trafficanti alla giustizia, garantendo nel contempo tutela e sostegno alle loro vittime…. In particolare, con il Global Compact sulle migrazioni, che sarà adottato a dicembre, gli Stati membri hanno dimostrato la loro determinazione a prevenire, combattere e smantellare il traffico di esseri umani nel contesto delle migrazioni internazionali”.

Secondo il rapporto sul traffico di esseri umani dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc), quasi un terzo delle vittime sono minori e il 71% del totale è costituito da donne e bambine.

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