Nano Press

Anche in Italia il fenomeno delle spose bambine è in drammatica crescita. Ad essere trattate come merce di
scambio sono giovanissime che vengono costrette dalla loro famiglia ad accettare un matrimonio combinato,
il più delle volte con uomini molto più grandi. In cambio la famiglia della sposa riceve dallo sposo una sorta
di vitalizio in denaro o un pagamento unico molto ingente. E’ chiaro il business che c’è sulla pelle di queste
bambine e ragazzine, immigrate di seconda generazione con età dai 10 ai 17 anni, che sono nate e cresciute
in Italia, e che l’Italia però non protegge. L’argomento è spinoso e si presta a strumentalizzazioni, tanto che
talvolta circolano bufale in merito, rilanciate anche da testate blasonate che cadono nell’equivoco, frequente
nell’era delle fake news. Purtroppo, però, i casi di cronaca che riguardano i matrimoni forzati ai danni dei
minori ci sono anche in Italia.
CASI DI SPOSE BAMBINE IN ITALIA
Da Palermo, a settembre 2017 è arrivata la notizia della fuga di una ragazza di origini kosovare che si era
ribellata al matrimonio combinato dalla famiglia. Sempre a settembre si è parlato della vicenda della
tredicenne che stava per essere venduta dal padre per 15mila euro, caso accaduto a Firenze. E prima ancora
c’era stata Rashida, quindicenne di Torino, destinata dai genitori a diventare la sposa bambina di un uomo
più grande di lei di dieci anni. La giovane di origini egiziane ad aprile era stata allontanata dalla famiglia, su
provvedimento del Tribunale dei Minori, e inserita in una comunità. Leggi…

Menu