Indagini complesse dopo la denuncia di un brasiliano che si è rivolto alla polizia. Blitz a Borgo Sabotino
LATINA – Lo hanno arrestato ieri pomeriggio, a conclusione di una delicata indagine. La Squadra mobile di Latina ha tratto in arresto Stefano Magliobe, di anni 48 e F.G. detto “Giselle”, brasiliano di 33 anni.
Le indagini erano state avviate neò febbraio scorso, in seguito alla denuncia di un transessuale.
Ha raccontato che un italiano di nome Stefano sfruttava la prostituzione di alcuni transessuali di origine brasiliana, alloggiandoli all’interno di un appartamento di Borgo Sabotino, sul litorale di Latina.
Aggiungeva che l’italiano intratteneva una relazione sentimentale con un altro transessuale che lo coadiuvava nell’attività illecita e di aver subìto minacce di morte dallo sfruttatore per essersi più volte rifiutato di prostituirsi per lui.
Le indagini della polizia portavano a identificare l’italiano in Stefano Maglione ed il compagno in “Giselle”, presente su alcuni siti di incontri per adulti con foto e recapito telefonico.
Attraverso le intercettazioni telefoniche disposte dalla Procura della Repubblica di Latina emergeva chiaramente che l’italiano gestiva la prostituzione di altri due transessuali, Priscilla e Luisa, entrambi di origine brasiliana.
Era lui ad impartire le direttive, a procurare l’alloggio in cui esercitare l’attività, stabilire le regole del “lavoro”, fornire protezione in caso di necessità ed incassare i proventi illeciti.
“Giselle”, invece, spalleggiava il compagno Stefano Maglione facendo da tramite con i transessuali che si prostituivano.
Il Gip del Tribunale di Latina, considerati i gravi indizi di colpevolezza e le rispettive responsabilità dei due indagati, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Stefano Maglione e gli arresti domiciliari per il transessuale “Giselle”.
Il reato contestato è sfruttamento della prostituzione, aggravato perché ai danni di più persone.
Ma le indagini della Squadra mobile di Latina, coordinata dal commissario capo Sebastiano Bartolotta, non sono certo finite. Le indagini proseguono per stabilire se altri viados fossero finiti nella rete di Maglione.