Non avevano il permesso di soggiorno i cinque tunisini che lavoravano per conto
dei due riberesi, arrestati dai carabinieri per furto e caporalato
Una storia di sfruttamento del lavoro intrecciata all’immigrazione clandestina. Non avevano il permesso di
soggiorno i cinque tunisini che si occupavano della raccolta delle olive per conto di due riberesi, arrestati
dai carabinieri con l’ipotesi di reato di furto aggravato, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Leggi…
“Sfruttati per la raccolta delle olive”, denunciati i lavoratori irregolari
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