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Verificata l’attività di 25 aziende del comparto agricolo della provincia, vagliate le posizioni di 289 braccianti, riscontrati 7 lavoratori in “nero”, denunciati 2 imprenditori del settore

BRINDISI – Verificata l’attività di 25 aziende del comparto agricolo della provincia, vagliate le posizioni di 289 braccianti, riscontrati 7 lavoratori in “nero”, denunciati 2 imprenditori del settore, elevate sanzioni amministrative per 55.263 euro. È questo il bilancio di servizio straordinario nel territorio per la prevenzione e il contrasto all’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro nell’ambito agricolo.

In fatto di sfruttamento del lavoro l’art.1 della legge 199/2016 ha prodotto una nuova formulazione dell’art. 603 bis del codice penale (Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro). La norma non è più centrata sul solo caporalato, ma sanziona anche il datore di lavoro che utilizza, assume o impiega manodopera reclutata anche mediante l’attività di intermediazione (ovvero anche – ma non necessariamente – con l’utilizzo di caporalato), sfruttando i lavoratori ed approfittando del loro stato di bisogno. In particolare l’art.603, 2°comma del codice penale prevede una circostanza aggravante, qualora i fatti siano commessi con l’esercizio di violenza o minaccia.

Sfruttamento del lavoro: controlli in 25 aziende agricole, multe per oltre 50mila euro

Nel terzo comma, invece, vengono elencate le condizioni ritenute indice di sfruttamento dei lavoratori, cioè la reiterata corresponsione di retribuzioni in modo palesemente difforme dai contratti collettivi nazionali o territoriali stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale, o comunque sproporzionato rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato; la ripetuta violazione della normativa relativa all’orario di lavoro, ai periodi di riposo, al riposo settimanale, all’aspettativa obbligatoria, alle ferie; la sussistenza di violazioni delle norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro; la sottoposizione del lavoratore a condizioni di lavoro, a metodi di sorveglianza o a situazioni alloggiative degradanti.

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