Il Messaggero

 

ANCONA Sempre meno clienti e tariffe sempre più basse. La crisi colpisce anche la prostituzione. Si svuotano le tasche degli anconetani e il mercato del sesso va a picco. Un fenomeno che emerge chiaramente dopo la recente scoperta della casa squillo lowcost di Falconara. Sempre meno “donnine” nel capoluogo dorico, secondo fonti di Polizia, dove ormai si vende il corpo per soli trenta euro a prestazione.

L’associazione locale Free Woman Onlus, che assiste le vittime dello sfruttamento intenzionate ad uscire dal giro, denuncia invece la difficoltà che nell’ultimo periodo incontra per aiutare e sostenere le ragazze che hanno denunciato i loro protettori e che vorrebbero rifarsi una vita. «Abbiamo sempre meno armi – spiega il presidente di Free Woman Marco Provinciali – da usare in loro aiuto. Manca il lavoro, necessario a queste persone per reinserirsi nella società e mantenersi senza prostituirsi in strada o in casa».

Anche i siti specializzati che, dietro offerte ammiccanti, permettono di contattare le squillo, vedono un calo delle inserzioni. La zona di riferimento per incontri vede Ancona ormai in declino, resistono Falconara e Montemarciano. Le nazionalità variano: russe, cubane, coreane, spagnole, cinesi.

Mercoledì scorso la scoperta di un giro di squillo domenicane, a Falconara, con un insospettabile impiegato di Ancona, 42 anni, denunciato per favoreggiamento della prostituzione. Le ragazze che si concedevano avevano applicato una tariffa sotto i 50 euro per prestazioni complete. Un tariffario estremamente basso, visto che prima della crisi si partiva da 100 euro. Stando al monitoraggio costante delle forze dell’ordine, il reato di sfruttamento sarebbe in diminuzione anche perchè i margini di guadagno si sono notevolmente ridotti, scoraggiando l’interesse della malavita per il business.

Attualmente la tariffa su aggira sui 50 euro a prestazione, comprese quelle più spinte, ma c’è anche chi si accontenta di 30 euro. Sul mercato per lo più fatto rumene, albanesi, bulgare, sudamericane. A febbraio la scoperta di un giro di centri estetici cinesi che offrivano massaggi con supplemento ad alto contenuto erotico. Alla Baraccola finì in manette una cinese di 37 anni, considerata la maitresse di un’alcova del sesso soft. Massaggi particolari senza sesso completo. Una tendenza questa che sta incontrando il gradimento della clientela che ancora ha soldi, desiderosa ambienti discreti, comodi e puliti.

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