Schiavi per pochi euro: la vita da braccianti di Samba e Ablaye, fra lavoro nei campi, pranzi a terra e insulti razzisti

Il Messaggero

Arduo non prestare attenzione alle storie dei braccianti che venivano “strizzati” senza pietà ad Amantea. Per loro non c’era fiducia; non c’erano attrezzature per agevolarli nel trasporto degli ortaggi raccolti; non c’erano riguardi di sorta; non c’erano pause adeguate a un lavoro sfiancante. E – ciliegina sulla torta – non c’erano neppure quei due quattrini (“pochi, maledetti e subito”) promessi. C’erano, più che altro, «turni di lavoro massacranti e modalità schiaviste», come avrà a dire qualcuno dei lavoratori sentiti dalle forze dell’ordine, umiliazioni e insulti di matrice xenofoba.…leggi

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