La costringevano a prostituirsi, le sceglievano i clienti, gli orari e si accaparravano il denaro. Se stava male le negavano le cure mediche. Vittima una ventiduenne romena. In manette due connazionali
Schiava a 22 anni. Il triste destino di una ragazza romena, in Italia da quattro anni. Nella frazione Schiavonea di Corigliano Calabro, la tenevano segregata, la costringevano a prostituirsi, le negavano le cure mediche. I suoi aguzzini? Altre donne, stesso paese, stessa età. Stamattina sono finite in manette. Gli agenti del commissariato di Rossano, diretti dal vice questore Raffaele De Marco,hanno arrestato Oana Daniel Marin, 22 anni e Tudorita Cirlescu, 26 anni. La misura restrittiva emessa Personale dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catanzaro, dott. ssa Assunta Maiore. Le due donne, ai domiciliari, dovranno rispondere del reato di riduzione in schiavitù in quanto avrebbero , esercitato sulla connazionale (di cui sono state rese note le iniziali F.G) “poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà” .Le due donne sono accusate inoltre in concorso tra di loro e con altri connazionali, dei reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Secondo quanto reso noto dalla polizia, sfruttavano e favorivano l’attività di meretricio della vittima accaparrandosi i guadagni , gestendo la predetta attività, compresi gli orari di esercizio, contando gli incassi, nonché controllando il numero di clienti che frequentava e ogni suo spostamento. In particolare l’attività di indagine del personale di Polizia del Commissariato di Rossano si è svolta attraverso: acquisizione di dettagliate denunce della vittima, sopralluoghi sui luoghi descritti dalla stessa; individuazioni fotografiche delegate dall’utorità giudiziaria.