Il Messaggero

Una fisarmonica, una cassa acustica e un bambino per chiedere l’elemosina: questi gli “strumenti” che una
giovane nomade utilizzava per il suo accattonaggio. Sono stati gli uomini della Polizia di Stato, del
commissariato Trevi, a coglierla sul fatto, durante un controllo all’interno della metropolitana, alla fermata
Spagna, intorno alle 21 di domenica. Giunti a metà del corridoio che conduce ai tornelli, gli agenti hanno
visto la 26enne che, suonando una fisarmonica amplificata grazie a una cassa acustica, intratteneva i passanti
servendosi di un minore, con un bicchiere in mano, per raccogliere il denaro. Leggi…

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