Una giovane nigeriana, all’epoca dei fatti minorenne, costretta a prostituirsi e a sottoposta a riti voodoo. È
quanto hanno scoperto gli agenti della polizia nel corso dell’operazione ‘Connection housè, coordinata dalla
Direzione distrettuale antimafia di Roma, che ha portato ad arrestare tre nigeriane di 40, 26 e 36 anni, e un
italiano 60enne. Tutti gli indagati sono stati ritenuti, a vario titolo, responsabili di tratta di esseri umani,
immigrazione clandestina, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, nei confronti della ragazza.
L’indagine della «sezione criminalità straniera» della squadra mobile di Roma, che ha portato a disarticolare
un pericoloso sodalizio criminale, è stata avviata in seguito alla coraggiosa denuncia della vittima, che ha
raccontato di aver lasciato il suo Paese di origine, la Nigeria, convinta da una donna, sua connazionale, con
la promessa, poi rivelatasi falsa, di un lavoro da parrucchiera in Italia e poi, costretta a prostituirsi in strada. Leggi…
Roma, quattro arresti per tratta e sfruttamento della prostituzione
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