Gli uomini di una volante, insospettiti da movimenti strani davanti a un condominio, sono entrati in un appartamento che si è rivelato luogo di prostituzione. Le ragazze romene mettevano annunci su internet per trovare i clienti
Una “casa di piacere” è stata scoperta casualmente a Reggio Emilia, nella zona di Fogliano, dagli agenti di una volante. Tutto è cominciato con un’auto ferma che aveva fatto a pensare a dei ladri. L’uomo che era a bordo, dopo alcuni tentennamenti e con imbarazzo, ha detto che il suo amico era sceso dalla vettura per fare due passi. Gli agenti, sempre pensando che si trattasse di una coppia di ladri all’opera, hanno chiamato i rinforzi facendo arrivare un’altra pattuglia.
I poliziotti si sono messi nell’androne del condominio davanti a cui era parcheggiata la vettura e hanno visto aprire una porta del primo piano e un uomo che stava per uscire. Gli agenti lo hanno bloccato e prima che richiudesse la porta sono entrati nell’appartamento. L’uomo ha ammesso di aver appena consumato un rapporto sessuale a pagamento con una giovane contattata su Internet.
In effetti nella casa c’erano due giovani romene in abiti succinti e un uomo, anche lui romeno, agli arresti domiciliari nell’appartamento. Nei controlli sono stati trovati i classici “strumenti da lavoro” delle
ragazze ed una cospicua somma di denaro, ritenuta provento dell’attività. C’era anche un pc e, dall’esame della memoria, è stato riscontrato che una delle due ragazze aveva inserito su un sito per annunci online un’inserzione corredata di numero di cellulare con foto completamente nuda e proposte di prestazioni sessuali. Trovata anche una chiavetta Usb, in cui erano presenti svariate fotografie di ragazze nude, tutte scattate all’interno dello stesso appartamento. Segno che era punto di riferimento non delle sole ragazze trovate all’interno, ma di molte altre prostitute.
Tutto il materiale è stato sequestrato, mentre la titolare del contratto di affitto è stata denunciata a piede libero per l’ipotesi di favoreggiamento della prostituzione. Sono in corso gli accertamenti per l’identificazione di tutte le donne ritratte nelle foto e per capire il ruolo svolto dall’uomo.