N.M.
Escort nel suo appartamento padovano, un business da mille euro a notte
PADOVA – Era arrivata dall’Ungheria a Padova dove ufficialmente gestiva un centro di estetica ben avviato (ed estraneo alla vicenda) in via Trieste 2. Ma nel suo appartamento in via Gattamelata 134/C la 36enne Erika Tamas, fisico statuario e sguardo languido che le erano valsi i clic di diversi fotografi e alcuni calendari, aveva messo in piedi un giro di prostitute ventenni.
Un business – da mille euro a notte – che martedì mattina è costato il patteggiamento a due anni di reclusione alla bionda ungherese, arrestata dalla Squadra Mobile nel marzo scorso con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. Secondo la polizia Erika Tamas, in accordo con un uomo di Budapest, si faceva mandare in Italia ragazze diverse ogni settimana con l’obiettivo di farle prostituire nel suo appartamento. Le ragazze, ognuna di loro incontrava dai tre ai cinque clienti al giorno, venivano pubblicizzate attraverso dei siti internet di escort, mentre il 50% dei guadagni finivano nelle tasche della maitresse.