Otto accattoni: 214 multe all’anno E il prefetto prepara il foglio di via Sono nomadi che arrivano da Mestre, uno ne ha prese 50

Corriere della sera

Davide D’Attino

Accattoni molesti e recidivi. Tanto che il prefetto Ennio Mario Sodano starebbe per spiccare, nei confronti di otto nomadi nati e tuttora residenti in Romania, altrettanti «fogli di via». Ovvero l’allontanamento obbligatorio dal territorio cittadino ed il divieto, fino a nuovo ordine, di farvi ritorno. Il provvedimento, che dovrebbe diventare effettivamente tale nei prossimi giorni, costituirebbe un primo, importante risultato raggiunto dalla vera e propria «task force» messa in campo da Vigili urbani e Polizia di Stato.

Dopo un lavoro durato diverse settimane, con tanto di controlli ed indagini mirate, gli agenti hanno infatti scoperto che, tra la fine del 2012 ed i primi dieci mesi di quest’anno, al gruppo di rom citato sopra sono state comminate ben 214 multe per appunto «accattonaggio molesto» e del valore di 50 euro l’una. Mediamente, 26 sanzioni a testa, anche se il record spetta ad un 60enne che ne ha da solo ricevute 50. Come prevedibile, nessun verbale è stato pagato dai trasgressori e, per quel poco che conta, il credito maturato dal Comune nei loro confronti ammonta a 10.700 euro.

Ma, al di là dei soldi, è proprio la presenza in città di queste persone ad essere diventato un problema. In questo senso, il report steso dal comandante della Polizia municipale, Lorenzo Panizzolo, ed inviato al questore Vincenzo Montemagno è molto preciso. Il gruppo di nomadi è solito arrivare a Padova ogni sabato mattina, intorno alle 9, con il treno, probabilmente da Mestre. Quindi, dalla Stazione, si sparpaglia per il territorio. La maggior parte si reca in centro storico, nelle Piazze. Mentre gli altri si dirigono nei parcheggi di piazza Insurrezione, via Ospedale, piazzale Boschetti e piazza Rabin (qualche mese fa, come si ricorderà, in città ci fu un vero e proprio allarme per la presenza di accattoni nei pressi dei parcheggi, anche con episodi di violenza). Il timore, che potrebbe velocizzare la pratica del «foglio di via» da parte del prefetto, è che alle loro spalle ci sia una sorta di organizzazione criminale.

Il comandante Panizzolo preferisce non entrare nei dettagli della pratica, «perché è ancora aperta e seguita non solo dal nostro Corpo», ma non si tira indietro quando si tratta di analizzare il fenomeno dell’«accattonaggio petulante e molesto», così com’è definito nel Regolamento di polizia urbana: «Dall’inizio di quest’anno, abbiamo elevato oltre 500 multe – ricorda Panizzolo – nei confronti, quasi sempre, di persone provenienti dall’Europa dell’Est, quindi con i documenti perfettamente in regola, oppure dall’Africa centrale, con in tasca un permesso di soggiorno per motivi umanitari».

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