La Stampa
È italiana la relatrice speciale dell’Onu sulla tratta. Maria Grazia Giammarinaro, magistrata siciliana è una
delle più grandi esperte mondiali di traffico di essere umani in particolare di donne e bambini e si batte
attivamente contro questo da più di 20 anni. Ha cominciato nel ’96 come coordinatrice del Comitato
interministeriale contro il traffico di donne e bambini. Nel 2014 le Nazioni Unite l’hanno nominata relatrice
speciale sul traffico di persone, in particolare donne e minori, con il compito di promuovere i diritti delle
persone trafficate, sfruttate.
Il traffico di esseri umani assume forme sempre più variegate. Lei che monitora la situazione mondiale
può descriverci quali sono i meccanismi che sviluppano il traffico di esseri umani?
«Le persone possono diventare vittime di trafficking anche se all’origine hanno accettato di emigrare in
modo irregolare, pagando somme anche ingenti. Gli abusi commessi dai “facilitatori” sono infiniti. Il
migrante scopre a metà del viaggio che la somma pagata serve solo a finanziare la prima parte del tragitto. E
allora la persona viene “venduta” a un altro “passeur” e poi ancora a un altro. E se avranno la ventura di
restare vive, queste persone, tra cui molte ragazzine minorenni, troveranno altri trafficanti-sfruttatori ad
aspettarle in Italia, per “piazzarle” di volta in volta sulla strada, o in un campagna a raccogliere pomodoro, o
in una casa, in una condizione di servitù domestica». Leggi…