Il Qatar vuole eliminare la kafala, la moderna forma di schiavitù che ha causato la morte di migliaia di lavoratori migranti

Attualità

Huffington Post

Le riforme promesse dallo sceicco Al Thani trovano l’appoggio di sindacati
e organizzazioni umanitarie, ma non tutti si dicono convinti
Qualcosa sta cambiando in Medio Oriente: dopo le parole del principe saudita sul ritorno a un Islam
moderato, anche il Qatar fa la sua mossa e ha dichiarato la sua intenzione di eliminare la kafala, un sistema
di lavoro che per 2 milioni di lavoratori provenienti da India, Bangladesh, Nepal e altri paesi si è rivelato
essere una moderna forma di schiavitù. Uno scandalo emerso nel 2010 con la candidatura del Qatar per il
mondiale Fifa del 2022 e l’avvio dei lavori legati alla costruzione degli stadi nella piccola penisola del golfo
Persico.
Dopo anni di proteste da parte delle organizzazioni umanitarie e quelle sindacali mondiali, come l’Ituc, una
delle più grandi federazioni sindacali del mondo, il governo qatarino si è deciso a intervenire sulla
questione, promettendo in un primo momento un salario minimo, poi stringendo una serie di accordi con i 36
paesi da cui proviene la maggior parte della sua forza lavoro. Decisioni prese direttamente dal primo ministro
e sceicco Abdullah bin Nasser bin Khalifa Al-Thani e il ministro degli Affari Interni, Ahmed bin Abdullah
bin Zaid Al-Mahmoud. Leggi…

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