Il mistero della morte di un’avvocatessa: “Uccisa dopo aver scoperto un traffico di esseri umani”

Attualità

La Stampa

I dubbi della famiglia. L’inchiesta era stata archiviata in mancanza di elementi
Forse l’avvocato di origine somala Deeqa Aden Gureye Dego, 46 anni, aveva scoperto chi gestiva, già nel
2012, la tratta di uomini dall’Africa al Nord Europa, compreso l’inquietante capitolo dei ricongiungimenti
familiari attraverso passaporti ed esami del Dna falsi. Oggi, su questo racket spietato e dal giro di affari
milionario, si sa molto di più. Ma l’avvocato, allora uno dei più influenti e amati portavoce della comunità
somala torinese, è morta senza avere avuto il tempo di rivolgersi agli inquirenti. Aveva molta paura, in quei
mesi. Qualcuno aveva scritto su Twitter, a settembre: «Deqqa sarà uccisa di notte». Firmato Careless World.
Quando, la notte di lunedì 30 settembre 2012, alle 3,05, fu trovato il corpo senza vita dell’avvocato (era nata
in una famiglia importante della Somalia, conosceva sette lingue ed era laureata in giurisprudenza), sul
selciato del ponte Vittorio Emanuele II, si era pensato a un incidente. Gli amici e il marito Luigi Tessiore
però non hanno mai avuto dubbi: era stata semplicemente uccisa. Leggi…

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