Sgominata una organizzazione romano-albanese, il boss faceva uscire le direttive dal carcere di Santa Bona dove era rinchiuso
PREGANZIOL (Treviso) – Il boss albanese dal carcere dava direttive al fratello e ai complici connazionali per affittare ad una banda di romeni un tratto di Terraglio dove far prostituire una quindicina di giovani lucciole. Questa l’organizzazione romano-albanese sgominata dagli uomini della squadra mobile guidati dal dirigente Enrico Biasutti, che ha portato all’emissione di sei ordinanze di custodia cautelare in carcere per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. …leggi