Faida per la gestione della prostituzione a Marghera: accoltellate due “lucciole”

Il Gazzettino

 

Le due trentenni bulgare ricoverate in gravi condizioni. Fermato
un connazionale che era fuggito in Bmw dopo l’aggressione

VENEZIA – Due prostitute di origini bulgare sono state accoltellate stamane alle 4 a Marghera: sono state aggredite in casa nell’ambito di una faida tra bande che controllano la prostituzione nel Veneziano. Un 31enne connazionale delle vittime si è dato alla fuga con una Bmw ed è stato rintracciato e fermato dai carabinieri in collaborazione con la squadra mobile di Venezia.

La sua posizione è al vaglio degli investigatori. L’uomo, secondo quanto si è appreso, non ha collaborato con gli investigatori, chiudendosi nel più assoluto mutismo anche di fronte alle prove più evidenti. Il bulgaro è stato accompagnato nel carcere veneziano a disposizione del pm Lucia d’Alessandro.

Le donne – due bulgare di 25 e di 30 anni – sono state aggredite nell’appartamento di marghera che condividono con altre connazionali che hanno dato l’allarme. Le ferite sono ricoverate all’ospedale all’Angelo. Una, la più giovane, è in prognosi riservata per ferite alla schiena: sono 7 le coltellate inferte contro le due donne, 3 alla gola alla 35enne e 4 alla schiena alla più giovane: quest’ultima appunto in pericolo di vita.

Le urla delle vittime alle 4 di mattina hanno allarmato la sorella di una delle due, residente con altre 4 connazionali al piano superiore. La donna è scesa al piano di sotto e ha sorpreso l’aggressore mentre infieriva sulle giovani e che è poi scappato a bordo di una Bmw mentre la testimone chiamava il 113, dando indicazioni utili perché l’auto fosse rintracciata. Come infatti è accaduto, grazie all’allerta trasmessa dalla sala operativa della Questura a quella dei carabinieri. La vettura è stata bloccata non lontano dal luogo del duplice tentato omicidio. Le indagini sono coordinate dal pm veneziano Lucia d’Alessandro

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