Il Tribunale condanna una coppia di genitori rom solo per accattonaggio e concede le attenuanti:
«L’appartenenza etnica non giustifica ma va tenuta in considerazione»
Costringere una neonata di pochi mesi a sostare tutto il giorno — senza che nessuno le cambi il pannolino —
in mezzo allo smog e al freddo, a un incrocio, mentre la madre chiede l’elemosina, non costituisce il reato di
maltrattamenti. Lo ha stabilito la prima sezione del Tribunale di Torino, con una sentenza depositata nei
giorni scorsi, con cui la corte ha condannato sì i genitori della piccola, ma a una pena inferiore rispetto a
quanto richiesto dal pm, e per un reato diverso, il «semplice» accattonaggio.
Le motivazioni
Il tribunale ha concesso ai genitori, una coppia rom di origine romena che viveva al campo nomadi di Lungo
Stura Lazio a Torino, le attenuanti generiche, «in relazione alla cultura della loro appartenenza etnica, che, se
non discrimina la condotta, tuttavia può essere tenuta in considerazione». Leggi…
Chiedeva l’elemosina con la neonata Il giudice: «Non è maltrattamento»
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