ROMA – Dopo averla conosciuta, ha iniziato una frequentazione assidua con una sua connazionale, che da qualche tempo era entrata a far parte del mondo della prostituzione su strada. Con la prospettiva di una svolta nella sua vita, anche sotto l’aspetto sentimentale, la donna, messa da parte qualche iniziale esitazione, ha deciso di cedere alla richiesta dell’inaspettato «benefattore».
Ma le intenzioni di M.V., cittadino romeno 37enne, erano in realtà ben diverse. Dopo il trasferimento nell’abitazione dell’uomo, nel quartiere Centocelle, una iniziale e tranquilla vita familiare si è trasformata in breve tempo in un vero e proprio incubo per la donna e per il figlio di poco più di tre anni. Il vero progetto dell’uomo era infatti quello di prendere sotto la sua protezione la connazionale, pretendendo da lei che continuasse a prostituirsi in strada consegnando a lui i proventi della sua attività.
A tracciare il quadro dell’inconsueto rapporto sentimentale anche una completa sottomissione della vittima, che di volta in volta era costretta a soddisfare i bisogni e le voglie sessuali dell’uomo. Continue minacce e veri e propri pestaggi con calci e pugni a cui era costretto ad assistere spesso anche il figlio della donna. In un caso, al rifiuto della donna, l’uomo era arrivato persino a colpirla con un coltello da cucina, procurandole una vistosa ferita al volto.
Inutili i tentativi e le suppliche della vittima per poter ricevere le cure presso una struttura sanitaria. In questi casi, infatti, l’uomo prelevava il passaporto del figlio minore della donna, continuando a minacciare di portarlo via con sé qualora si fosse rivolta ai medici o alle forze dell’ordine.
Soltanto dopo l’ennesima aggressione e la pretesa dell’uomo, che la esortava con le minacce ad uscire di casa per andare a prostituirsi, la vittima ha deciso di rivolgersi alla Polizia. Sono stati gli agenti del Commissariato Prenestino, diretto dal dr. Mauro Fabozzi, a raccogliere e formalizzare una denuncia nei confronti dell’uomo per maltrattamenti in famiglia, sfruttamento della prostituzione, lesioni personali, violenza sessuale e sequestro di persona.
M.V., con precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio e contro la libertà sessuale, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e i poliziotti, nella sua abitazione, hanno sequestrato il coltello da cucina nascosto sopra un armadio e trovato il passaporto del minore all’interno del giaccone dell’uomo.