Avellino, prostituzione minorile: le ragazze marinavano la scuola per andare con i clienti

Corriere del Mezzogiorno

C’era anche un 87enne tra quelli che si appartavano con le adolescenti in un
circolo per giovani. Il titolare del locale alle baby squillo: «Non legatevi
sentimentalmente a nessuno, altrimenti si chiudono tante porte»
«Oggi non ti devi legare a nessuno a 17 anni. Io personalmente lo sconsiglio, perché ti chiude tante porte per
tanti motivi… D’accordo, uscire tra virgolette se una persona ti piace… Però non si deve avere un rapporto
sentimentale, perché il rapporto sentimentale ti chiude le strade». Così parlava Federico De Vito, titolare del
circolo — bar «L’incontro» di Galleria Ciardiello ad Avellino. De Vito, 69 anni, è da ieri in carcere con
l’accusa di prostituzione minorile; due suoi amici, Pino Roselli di 51 anni e Mario Luciano, che di anni ne ha
ben 87, indagati per lo stesso reato, sono invece ai domiciliari. I tre sono accusati di avere avuto rapporti, in
cambio di piccole somme di denaro, con diverse minorenni, alcune delle quali coinvolte quando avevano
appena 13 anni; la posizione di De Vito è la più grave, dal momento che non solo aveva rapporti con le
giovanissime, ma le metteva in contatto con altri clienti trattenendo per sè una parte del denaro che questi
versavano. «De Vito — scrive nell’ordinanza il gip Isabella Iaselli — punta l’attenzione sulle ragazzine che
marinano la scuola e si trattengono a giocare presso il suo circolo, ne studia gli atteggiamenti e ne ascolta le
storie familiari. Negli spazi di fragilità, dovuti a difficili rapporti familiari per ragioni affettive o economiche,
trova modo per inserirsi ed abilmente, con lusinghe, promesse, complimenti e toccatine fugaci, induce piano
piano le più deboli ad accettare somme di denaro in cambio di prestazioni a sfondo sessuale». Leggi…

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